Incontro al Caffè della Versiliana del 14 luglio 2020 ospiti: Marco Remaschi assessore all’agricoltura, caccia e pesca della Regione Toscana

Incontro al Caffè della Versiliana del 14 luglio 2020 ospiti: Marco Remaschi assessore all’agricoltura, caccia e pesca della Regione Toscana

Conduce: Fabrizio Diolaiuti

L’assessore all’ agricoltura, caccia e pesca della Regione Toscana ha risposto ad una carrellata di quasi 50 domande poste dal conduttore Fabrizio Diolaiuti. Sono stati trattati molteplici argomenti: agricoltura, caccia, pesca, montagna e coltivazione idroponica.

L’incontro si è aperto analizzando la conformazione del territorio toscano e le azioni intraprese dall’ assessorato per la tutela dell’ambiente attraverso i finanziamenti del Programma di sviluppo rurale e quelli per la caccia e la pesca. Come in altri settori, gli aiuti economici pur essendo sostanziosi non sono mai abbastanza per coprire le numerose richieste.

I prodotti agricoli e dell’allevamento sono di alta qualità e molti con certificazioni IGP e DOP con costi di produzione alti. Le aziende produttrici, che per la tipologia di territorio (prevalentemente collinare e montano) sono sostanzialmente piccole imprese, iniziano ad aggregarsi in consorzi per ottimizzare i costi di gestione e produzione.

I prodotti della Toscana sono rinomati in tutto il mondo, sono di nicchia e salvaguardano la biodiversità, come ad esempio: il farro della Garfagnana, i fagioli di Sorana, i vini della costa, l’olio, …

Il lavoro dell’assessorato deve conciliare le esigenze dell’agricoltura e caccia; c’è riuscito con diverse delibere nei settori specifici perché la caccia controllata evita i danni alle coltivazioni procurati dagli animali selvatici.

Altre misure economiche sono state rivolte alla riforestazione, come in Versilia dopo i danni del 5 marzo del 2015 dovuti al forte vento.

Il conduttore Diolaiuti ha poi chiesto come sono state affrontate le difficoltà delle aziende produttrici dovute all’emergenza Covid. Le difficoltà non sono ancora del tutto risolte ma sono state messi in atto interventi specifici a livello nazionale.

La filiera agroalimentare non si è mai fermata per assicurare la presenza dei prodotti nei negozi e nei supermercati.

In Toscana ci sono esempi anche di coltura idroponica che costituiscono una alternativa innovativa alla coltivazione tradizionale.

Per quanto riguarda la pesca, importiamo molto pesce ma in Toscana ci sono sei impianti di acquacoltura e marecoltura; sono importanti ma hanno una produzione limitata, parliamo ad esempio degli impianti del golfo di Follonica e dell’isola di Capraia. Questi impianti destano polemiche per l’invasività ambientale, quindi dobbiamo sempre trovare un giusto equilibrio per salvaguardare la produzione, il lavoro e la tutela dell’ambiente e del mare.

 

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