Incontro al Caffè de la Versiliana del 19 luglio 2021-La viticoltura eroica ed i custodi del territorio: il “caso” del Candia dei Colli Apuani DOC

Incontro al Caffè de la Versiliana del 19 luglio 2021-La viticoltura eroica ed i custodi del territorio: il “caso” del Candia dei Colli Apuani DOC

Incontro al Caffè de la Versiliana del 19 luglio 2021

Titolo dell’incontro La viticoltura eroica ed i custodi del territorio: il “caso” del Candia dei Colli Apuani DOC”. Conduce il giornalista Fabrizio Diolaiuti. Ospiti dell’incontro il Presidente del Consorzio, Fabrizio Bondielli; l’agronomo, Giovanni Lagomarsini; l’enologo Giorgio Baccigalupi e Roberto Gaudio, rappresentante del CERVIM (Centro di Ricerca, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura di Montagna, in Forte Pendenza e delle Piccole Isole).

All’incontro si è parlato delle peculiarità del vino Candia DOC, partendo dal territorio di coltivazione di questi vitigni, che sono situati sui Colli apuani e la difficile attività dei viticoltori che li curano, tanto da meritare l’appellativo di viticoltura eroica. L’agronomo Giovanni Lagomarsini, incalzato dalle domande del conduttore, ha evidenziato la grande sinergia esistente tra territorio e prodotto, il quale è stato oggetto di una grande azione di recupero negli ultimi decenni che è partito proprio dal recupero del territorio. La caratteristica montuosa del territorio di produzione fa di questo vino un’eccellenza non solo italiana, perché la coltivazione di vitigni in aree montane è una rarità.

L’enologo Giorgio Baccigalupi ha illustrato il metodo di vinificazione del Candia DOC, pensato appositamente per valorizzare al massimo la grande qualità delle uve di partenza. Il processo di produzione di questo vino, dalla vinificazione fino all’imbottigliamento, richiede numerosi passaggi partendo dal rigoroso mantenimento della pulizia delle cantine, operazione di travaso e misurazione della temperatura del vino per poi aspettare il giusto periodo di tempo per l’imbottigliamento. Nessun segreto particolare, solo tanta cura dei dettagli.

A tutela di questo prodotto di eccellenza del territorio toscano c’è il Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani DOC il cui presidente Fabrizio Bondielli ne ha raccontato la storia, dalla nascita avvenuta nel 1974 quando un gruppo di produttori fondò il “Consorzio fra produttori del vino Candia dei Colli Apuani”. Grazie all’opera dei soci fondatori, il 27 Gennaio del 1981 venne riconosciuta la Doc Candia dei Colli Apuani. Attualmente il consorzio conta 25 soci che producono fino a 500.000 bottiglie l’anno nei comuni di Massa, Carrara, Montignoso, su terreni che hanno una pendenza media del 23%.

Roberto Gaudio, presidente del CERVIM (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), centro istituito nel 1987 dalla Regione Autonoma della Valle d’Aosta con lo specifico compito di promuovere e salvaguardare la viticoltura eroica, ha spiegato in cosa consiste questa tipologia di viticoltura.
I criteri definiti dal Comitato Tecnico Scientifico definiscono la viticoltura eroica in presenza di:

  • pendenza del terreno superiore a 30%;
  • altitudine superiore ai 500 metri s.l.m.; 
  • sistemi viticoli su terrazze e gradoni;
  • viticoltura delle piccole isole.

Il CERVIM, al fine di identificare i vini prodotti nelle aree di suo interesse, ha ideato il marchio collettivo “CERVIM – Viticoltura eroica”, da concedere in uso ai produttori che accettano di rispettare il relativo disciplinare. Il marchio è stato registrato e depositato a livello europeo, proprio perché possa diventare uno degli strumenti di riconoscimento internazionale delle peculiarità della viticoltura eroica e nel 2016 è entrato a far parte di un decreto legge nell’ambito delle politiche agricole forestali che indica il regolamento delle procedure della viticoltura eroica.

La coltivazione eroica è importante anche per la salvaguardia del territorio e per il suo mantenimento in salute di esso.

Tra le iniziative del CERVIM particolare rilievo è stato dato al congresso organizzato ogni due anni dedicato alla viticoltura di montagna, e che quest’anno ha raggiunto la sua settima edizione.

L’enologo Giorgio Baccigalupi e gli altri ospiti hanno raccontato l’evoluzione del Candia nel tempo che, come tutti i vini, si adattano ai gusti del tempo. Infine Baccigalupi ha illustrato le tipologie di uve che compongono questa tipologia di vino tra le quali la predominante è il vermentino.

In chiusura Fabrizio Bondielli ha spiegato come il Candia riesca a rimanere a prezzi contenuti nonostante la grande mole di lavoro per la produzione: tutto questo è possibile grazie alla dedizione dei produttori e al loro sacrificio.

L’ultima attività che il presidente del CERVIM ha illustrato riguarda un concorso Mondial des Vins Extrêmes organizzato dal Centro con il patrocinio dell’O.I.V. (Organistion International de la Vigne et du Vin), unico concorso enologico mondiale riservato ai vini prodotti in montagna o in ambienti caratterizzati da viticoltura eroica. Il concorso seleziona i migliori vini con la finalità di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole che si caratterizzano per storia, tradizione e unicità; aree di grande valore ambientale e paesaggistico dove si coltivano soprattutto vitigni autoctoni. Durante l’anno, i vini vincitori del concorso sono oggetto di degustazioni e di relative presentazioni in diverse manifestazioni enologiche. In questi giorni si stanno tenendo le selezioni.

A conclusione dell’incontro si è tenuta una degustazione di vini offerti dal Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani DOC e dai produttori associati.

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