44° Festival La Versiliana
29 luglio 2023, ore 21.30 Teatro la Versiliana
LA TRAVIATA. MARIA CALLAS IL MITO
coreografie Fredy Franzutti
Musiche Giuseppe Verdi e Iannys Xenakis Op. n° 26 F/07
in occasione dei 100 anni dalla nascita di Maria Callas e Iannys Xenakis
Interpreti: Nel doppio ruolo di Violetta Valery e di Maria Callas danza Ana Sofia Scheller, stella del balletto, Principal Dancer al New York City Ballet; Alfredo Germont e Giorgio Germont sono interpretati da Matias Iaconianni e Alexander
Yakovlev, con loro in scena i solisti e il corpo di ballo del Balletto del Sud
Produzione Balletto del Sud con il con il sostegno di MiC – Direzione Generale Spettacolo e Regione Puglia – Economia della Cultura
Dedicato a Maria Callas e a Iannis Xenakis, nei 100 anni dalla nascita
Maria Callas, la voce leggendaria del melodramma, morì nel suo appartamento parigino, al 36 di Ave
nue George Mandel, il 16 settembre 1977, per cause non ancora stabilite tra voci di suicidio, drastico dimagrimento e insonnia cronica, che l’aveva costretta ad assumere dosi sempre più massicce di psicofarmaci.
Lo spettacolo procede immaginando che, negli ultimi drammatici momenti della sua vita, la Divina sovrappone, in un incubo, la sua vita a quella del personaggio di Violetta Valery, protagonista de La Traviata, uno dei ruoli che più ha evidenziato il successo popolare della grande artista, anche grazie alle repliche del 1955 al Teatro alla Scala con la regia di Luchino Visconti.
Entrambe destinate a morire abbandonate, malate, sofferenti e sole in un appartamento di Parigi con l’unica compagnia della cameriera.
Per esaltare il momento angosciante e onirico, il coreografo affianca alla musiche di Giuseppe Verdi quelle del compositore greco della grande avanguardia Yannis Xenakis (coevo di Callas). Le sue dissonanti architetture sonore, dedicate alla tragedia classica, concorrono a creare le atmosfere drammatiche prodotte dalle allucinazioni, illusioni e deliri di Callas.
Il questo incubo il soprano non solo soffre per l’abbandono dell’armatore Aristotele Onassis ma rivive anche altri drammatici momenti come l’ispezione dei nazisti nella sua casa di Atene, l’aborto a cui fu indotta da Onassis dopo il ripetuto e crudele rifiuto di sposarla, e altri momenti della vita che le scorre davanti agli occhi.
I costumi dello spettacolo sono ricostruiti grazie a preziose immagini fotografiche, sia della Callas nei ruoli che l’hanno resa celebre, che della sua vita privata fuori dalle scene.
Balletto in un atto
durata 1,30’