Il Caffè della Versiliana lunedì 17 agosto: ‘I Mostri e come sconfiggerli’

Il Caffè della Versiliana lunedì 17 agosto: ‘I Mostri e come sconfiggerli’

Carlo Calenda, Dirigente d’azienda, politico, leader di ‘Azione’, già Ministro dello sviluppo economico ed Europarlamentare

Conduce Alessandro Sallusti, Direttore de ‘Il Giornale’

 

Ieri è stato ospite all’incontro al caffè Carlo Calenda; al centro dell’intervista la situazione politica di questi mesi: dalla coalizione Pd – 5 Stelle, per poi passare dal tema della scuola al tema della sanità, elementi che per Carlo Calenda devono essere centrali in uno stato che si dica sano.

Leitmotiv dell’incontro è stata la critica all’approccio ideologico della politica, espressa da una classe politica incompetente e incapace di gestire e che negli ultimi trent’anni si è basata sulla contrapposizione tra destra e sinistra, con governi di destra che hanno fatto leggi di sinistra e governi di sinistra che hanno promulgato leggi di destra. Conta di più la logica dello schieramento e dello scontro tra squadre rivali che l’analisi dei problemi alla ricerca di soluzioni veramente efficaci; se provi a farlo, ti viene detto che sei un tecnico e non un politico!

Un esempio di questo approccio ideologico è quello dei fondi per fronteggiare l’emergenza coronavirus: nello scontro ideologico tra MES si / MES no, nessuno si è preso la briga di andare a leggere quali siano realmente le condizioni per il finanziamento rischiando di perdere una reale opportunità per risanare la nostra Sanità. Il problema vero è che per ottenere questi fondi vanno presentati dei progetti credibili e il Governo non è in grado di farlo. Conte ha presentato come una vittoria il varo del Recovery Found, senza rendersi conto che questo ci condizionerà nel lungo periodo molto di più di quanto non ci condizioni l’accesso al MES.

Rimanendo in tema coronavirus si è parlato di come il Governo non si stia ponendo il problema di una seconda ondata e come arginare il fenomeno senza dover richiudere i confini o ricorrere ad un nuovo lockdown. Ad esempio, sul tema della chiusura delle discoteche, Calenda ha detto che secondo il suo parere non dovevano essere nemmeno riaperte; ma scontrarsi su questo tema come si sta facendo in questi giorni non serve a niente, piuttosto occorrerebbe confrontarsi sulle questioni fondamentali. Ad esempio, ha detto Calenda, qualcuno si sta chiedendo quante strutture residenziali per l’isolamento per il covid ci siano in Toscana?  Eppure, nel periodo del lockdown la crescita incontrollata dei contagi era dovuta proprio all’impossibilità, per alcune famiglie, di effettuare un vero isolamento.

Si è anche accennato all’emergenza del fenomeno migratorio, anche questo affrontato in termini ideologici da entrambi gli schieramenti. Secondo Calenda non è possibile approcciare il tema pensando ad un’accoglienza senza se e senza ma, ma neppure opporvisi al grido di “fuori lo straniero”. Comunque lui è dell’avviso che uno Stato che voglia definirsi tale non può non presidiare le proprie frontiere.

Al termine dell’incontro Calenda ha ribadito la sua indisponibilità ad entrare in questo Governo e si rende disponibile solo nel caso di un Governo presieduto da una figura tecnica (Mario Draghi?) e di larga, larghissima coalizione; ma non ritiene che questo possa accadere visto l’attaccamento alle poltrone degli attuali governanti ed in particolare dei 5 Stelle.

Luca Imposimato

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