Leila Pruneti, Toscana Promozione Turistica
Maria Angela Turchetti, Direttrice del Museo archeologico nazionale dell’Umbria
Simona Rafanelli, Direttrice del museo civico Archeologico “Isidoro Falchi”
Conduce Clara Svanera, Giornalista di cultura e viaggi, autrice della guida “Toscana etrusca“
L’otium (il tempo libero) rivestiva un ruolo fondamentale per gli etruschi : era scandito da due forme di aggregazione sociale ante litteram :il banchetto (una ricca tavola imbandita con orci contenenti cereali e legumi, carni alla brace e pane, accompagnati dall’olio , utilizzato per le qualità nutritive e per esaltare i sapori), e il simposio , una sorta di incontro dopo -cena, di condivisone del vino, servito nelle anfore e mescolato con spezie, miele e formaggio grattugiato. Le ore simposiali erano allietate dalle note musicali e accompagnate da dolci passi di danza e da prime forme di rudimentali giochi di società. Buccheri, anfore e rappresentazioni pittoriche, rinvenuti nelle necropoli, ci aiutano a tracciare le abitudini gastronomiche e aggregative del popolo etrusco.