CAMEMBERT, GRANDE MAGO

di Patrizia Guastini

regia: Mirko Gianformaggio

con Mirko Gianformaggio e Emanuele Mineccia

tecnica utilizzata: teatro d’attore

età consigliata: dai 3 anni

Camembert è un falso cattivo. Tronfio e maleducato, il suo aspetto è quello di un “bianco” arcigno e grottesco: sopracciglia diaboliche, ghigno ostentato, impeccabile cilindro nero. Ha come partner un assistente, un “augusto” dalle caratteristiche praticamente opposte alle sue: abbigliamento variopinto ma raffinato, un piccolo naso rosso, un sorriso dolce e un modo di fare delicato e infantile. Lo spettacolo – aperto da un preambolo di puro mimo da parte di Camembert – verte sull’esibizione dello stesso sedicente “grande mago” e sui suoi poteri che però… lo hanno incredibilmente abbandonato! Il malcapitato prestigiatore se ne rende conto già al primo numero, che fallisce. Anzi, peggio: fallisce quando ad effettuarlo è lui, ma riesce splendidamente all’assistente! Camembert reagisce infastidito, perché l’assistente non dovrebbe essere in grado di fare magie, ma dovrebbe limitarsi a “servire” il proprio maestro e datore di lavoro. Il mago cerca di andare avanti con l’esibizione, ipotizzando che il momentaneo flop sia frutto di una pura coincidenza. Da quel momento, però, in un susseguirsi di gag surreali, si delinea il clamoroso fiasco di Camembert – sempre più livido e insofferente – ed il trionfo dell’assistente, che si rivela abile e infallibile. I bambini – ripetutamente coinvolti nei numeri di magia – assistono così allo sgretolarsi della prosopopea del “maestro”, che improvvisamente crolla e fugge in lacrime dietro le quinte. Il finale riserva al pubblico una sorpresa: Camembert potrà tornare in possesso dei suoi poteri, a patto che chieda scusa all’assistente, promettendo di cambiare atteggiamento. I bambini potranno partecipare al compimento del “prodigio” e potranno trarne anche un piccolo spunto educativo, oltre a tante risate.