Incontro al caffè della versiliana del 14 agosto 2021 Titolo: i segreti dei servizi segreti Ospite: Franco Gabrielli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Incontro al caffè della versiliana del 14 agosto 2021 Titolo: i segreti dei servizi segreti Ospite: Franco Gabrielli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Incontro al caffè della versiliana del 14 agosto 2021

Titolo: i segreti dei servizi segreti

Ospite: Franco Gabrielli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Conduce: Stefano Tamburini, Direttore ‘Il Tirreno’

Introduce: David De Filippi

Franco Gabrielli intervistato dal direttore del Tirreno Stefano Tamburini, ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera dalla chiamata del Ministro degli Interni che gli chiese di andare all’Aquila a svolgere il compito di Prefetto il giorno dopo che ci fu il terremoto, esperienza che gli fece conoscere il mondo della Protezione Civile a lui sconosciuta fino a quel momento, e nella quale strinse diversi rapporti professionali e umani che ancora oggi conserva gelosamente. Pur considerando questa esperienza molto complessa, una cosa che l’ha resa più facile è stato il fatto che non gli si potesse addebitare nulla del periodo ante-terremoto essendo arrivato solo in un secondo momento.

Questo ed altri episodi della sua vita professionale, sono sati l’occasione per illustrare il suo concetto di “servitore dello Stato”: secondo Gabrielli è fondamentale che chi, com’è avvenuto nel suo caso, è chiamato a dare un servizio alla collettività sappia assumersi le proprie responsabilità. In una Nazione come la nostra, affetta da “ipertrofia normativa”, spesso le cose vanno avanti perché c’è qualcuno che si assume delle responsabilità personali che consentono di superare gli ostacoli burocratici. La scarsa attitudine a prendersi queste responsabilità da parte degli amministratori pubblici, anche per l’eccessivo automatismo con cui le Procure ricorrono agli avvisi di garanzia, sono uno dei mali peggiori della nostra Repubblica.

Una vicenda emblematica di quanto sopra è legata al terremoto in Garfagnana: in quell’occasione i suoi uffici fecero uscire una comunicazione che preannunciava un importante evento sismico, cosa questa che terrorizzò la popolazione inducendola ad abbandonare le proprie abitazioni. A lui spettò quindi il compito di convincere i cittadini a rientrare nelle proprie case, pur non potendo avere la certezza scientifica che nulla sarebbe accaduto, a dimostrazione del fatto che spesso e volentieri è necessario prendere delle decisioni anche se non si è sicuri e ci può essere un margine di errore.

Un’altra tappa fondamentale della sua carriera di Capo della Protezione Civile fu quando si trovò a fronteggiare il naufragio della Costa Concordia come Commissario straordinario e a gestire le manovre di recupero del relitto. Ricorda Gabrielli che il 16 settembre era l’ultima finestra possibile per il raddrizzamento della nave in base alle previsioni metereologiche e il 20 agosto il Ministero dell’Ambiente gli inviò una lettera di sei righe nella quale si rimetteva al Commissario la decisione di far visionare il progetto alla Commissione dei Lavori Pubblici, cosa che avrebbe richiesto sicuramente molto tempo compromettendo definitivamente ogni possibilità di recupero. Lui, assumendosene tutta la responsabilità, decise di procedere senza il parere della Commissione. Gabrielli ha teso a sottolineare come questa operazione di recupero abbia messo in luce anche la bravura dei tecnici e delle aziende italiane.

Un altro ruolo molto importante che ha avuto nella sua carriera è stato quello di Capo della Polizia, che negli anni ha avuto risvolti molto complicati e a tratti anche dolorosi. Ha raccontato l’anno in cui Salvini era Ministro dell’Interno e ci furono roventi polemiche per la sua attitudine a vestire le insegne della Polizia nel corso delle interviste; Gabrielli sostiene che lui ha sempre interpretato questi fatti come un segno di apprezzamento da parte del Ministro per il lavoro delle forze dell’ordine e che indossando la loro divisa volesse rendervi omaggio. Inoltre, a detta di Gabrielli, Salvini è stato un Ministro che sapeva ascoltare le indicazioni, anche tecniche, fornitegli dal Capo della Polizia.

In chiusura il giornalista Stefano Tamburini ha chiesto a Gabrielli cosa pensasse della richiesta del sottosegretario della Lega Durigon di re intestare al fratello di Mussolini un parco di Latina oggi intitolato a Falcone e Borsellino, ma lui ha garbatamente declinato l’invito a rispondere dicendo che non vuole creare tensioni e difficoltà al presidente del consiglio Mario Draghi.

Luca Imposimato

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