45° Festival La Versiliana
giovedì 22 agosto, ore 21.30
Teatro La Versiliana, Marina di Pietrasanta
PAOLO RUFFINI
IL BABYSITTER
QUANDO DIVENTARI PICCOLO CAPIRAI
Cosa accadrebbe se Paolo Ruffini, mentre sta per iniziare il suo one man show, fosse interrotto da un bambino che si è perso?
Beh, accadrebbe che Paolo, dopo aver rintracciato i suoi genitori dovrebbe occuparsi di lui, aspettando che vengano a riprenderlo, trasformandosi così in un improbabile babysitter!
Ecco che l’artista cerca di distrarlo e di intrattenerlo per ingannare l’attesa, con una sequela di giochi ed espedienti, che trovano la complicità del pubblico, e si snodano in una sequela di gag esilaranti dal ritmo serrato.
Paolo e il suo ospite inaspettato si troveranno a dialogare sui grandi temi del mondo dell’infanzia e quello dell’età adulta, dal potere della fantasia alle grandi responsabilità, dalle cose che i “grandi”hanno dimenticato alla libertà che cresce con gli anni.
Tra leggerezza e divertimento lo spettacolo si concede qualche momento poetico, di quelli che solo le riflessioni sorprendenti di un bambino possono regalare.
Le poltrone del teatro diventano i sedili di una macchina del tempo, per viaggiare tra passato e futuro e re-imparare le cose che solo i “piccoli” sanno.
Il Babysitter è il primo one man show e mezzo, scandito da comicità e improvvisazione, che riporta il pubblico ad essere bambino per una sera, ricordando quanto sia importante non smettere mai di giocare.
Paolo Ruffini:
Attore, regista, conduttore e auto-re poliedrico, dal carisma straordinario e dalla comicità irriverente.
Sul grande schermo è tra i protagonisti in commedie e pellicole d’autore, dalla tradizione dei cinepanettoni, alla regia di successi che sbancano al botteghino.
Trova poi il suo spazio in Tv nel-la conduzione di programmi cult da prima serata, come Colorado e La Pupa e il Secchione, e a teatro spazia dalla prosa ai format di varietà come UP&Down, dove è inscena con attori disabili.È da sempre impegnato nel sociale e si definisce un “nerd” del cinema.
La sua grande forza risiede nella disobbedienza, propria dell’arte, che gli permette di coniugare il classico al pop, superando qualunque categoria