DEBORA CAPRIOGLIO
LUCREZIA BORGIA – PARTO PER TRE MATRIMONI
regia Fausto Costantini
La figura di Lucrezia Borgia ha assunto diverse sfumature nel corso dei periodi storici. Per una certa storiografia, soprattutto ottocentesca, i Borgia hanno finito per incarnare il simbolo della spietata politica machiavellica e la corruzione sessuale attribuita ai papi rinascimentali. La stessa reputazione di Lucrezia si offuscò in seguito all’accusa di incesto, rivolta da Giovanni Sforza alla famiglia della moglie, a cui si aggiunse in seguito la fama di avvelenatrice, dovuta in particolare alla tragedia omonima di Hugo , musicata in seguito da Donizetti: in questo modo la figura di Lucrezia Borgia venne associata a quella di Femme Fatale partecipe dei crimini commessi dalla propria famiglia.
La nostra Lettura -spettacolo itinerante (nella mente) rivive con quattro attrici e un musicista per una sola Lucrezia che si racconta attraverso i vari matrimoni.
La passione, l’amore, le dicerie.. e la figura paterna, simbolo per tutti.. meno per lei, sono gli argomenti di fragilità che affiorano dove l’azione scenica si consuma.