17 agosto 2019 – “Rigenerarsi con le cellule staminali “

17 agosto 2019 – “Rigenerarsi con le cellule staminali “

“RIGENERARSI CON LE CELLULE STAMINALI. DA SALVAVITA ALLA BELLEZZA”

Caffè de La Versiliana, 17 agosto 2019 

conduce Fabrizio Diolaiuti, ospiti MARIO PETRINI, Professore Ordinario Ematologia Unipi, PIERANTONIO BACCI, Professore Chirurgia Estetica Unisi, FRANCESCO MENICHETTI, Professore Ordinario Malattie Infettive Unipi, MARCO ROSSATO, Velista I Timonieri sbandati.

Il prof. Mario Petrini ha iniziato il suo intervento facendo degli esempi di animali che hanno la capacità di rigenerare automaticamente i propri tessuti, come ad esempio la lucertola. Anche noi esseri umani abbiamo dei tessuti che si rigenerano automaticamente come ad esempio: la pelle, il fegato, eccetera.

Sì spera che in un futuro per la specie umana si possano riprodurre anche altri tessuti che oggi non si riesce a riprodurre in laboratorio: denti, capelli, ….

La cellula staminale è una cellula primitiva e non specializzata, dotata della capacità di trasformarsi in vari altri tipi di cellule del corpo; l’esempio per eccellenza di cellula staminale è l’ovocita fecondato.

Il prof. Menichetti, infettivologo, ha spiegato che oggi si muore più per infezioni contratte negli ospedali che nelle strade; queste infezioni sono potenzialmente mortifere perchè resistono agli anticorpi a causa dell’uso eccessivo di antibiotici che facciamo comunemente, sia per colpa dei medici, che per automedicazione e, soprattutto, per acquisizione indiretta tramite la carne che mangiamo proveniente spesso da animali trattati con antibiotici.

Il prof. Pierantonio Bacci, chirurgo estetico, ha asserito che al momento una persona calva non potrà riavere i propri capelli con le staminali, ma è già possibile rallentarne la caduta. Nel suo intervento, il prof. Bacci ha detto di diffidare di quei prodotti a base di staminali perchè sono vere e proprie bufale.

Marco Rossato, velista paraplegico a causa di un incidente, ha spiegato come ci si possa rigenerare con lo sport, non solo a livello fisico ma anche a livello dello spirito. Ha raccontato la sua esperienza, primo velista disabile a fare il periplo dell’Italia in solitaria.

Il prof. Petrini ha spiegato che il modo più semplice per spiegare che cos’è una cellula staminale è attraverso il processo di rigenerazione del fegato: trapiantandone un pezzettino, ad esempio in un bambino al quale sia stato asportato il fegato per una patologia, questo si rigenera creando un fegato completo. Stessa cosa per il trapianto di midollo, che avviene attraverso la donazione di una piccola quantità di sangue poi trasferita al paziente nel quale genererà nuovo midollo emopoietico e, quindi, anche un nuovo sistema immunitario. Per chi volesse diventare donatore di midollo osseo basta che si rivolga ai centri specializzati.

Il prof. Bacci ha spiegato che cos’è la medicina rigenerativa: consiste nel ripristino strutturale e funzionale di organi e tessuti danneggiati, attraverso l’utilizzo di cellule prelevate dall’individuo e coltivate in laboratorio. Un’altra tipologia di medicina rigenerativa è la medicina riabilitativa funzionale che utilizza ultrasuoni, onde d’urto ed altre tecniche per stimolare la rigenerazione autonoma dei tessuti.

Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il prof. Fernando Colao, docente di clinica ortopedica all’università di Roma, che ha spiegato che possiamo ottenere delle cellule staminali a costo zero prendendole dal tessuto adiposo addominale del nostro corpo, così da poterle impiantare dove servono. Sollecitato da una domanda del conduttore Fabrizio Diolaiuti, ha anche parlato dei legamenti che precedentemente venivano presi da altre parti del corpo e reimpiantati; attualmente, invece, si utilizzano dei legamenti sintetici ricoperti di cellule staminali. In conclusione del suo intervento si è soffermato anche sull’utilizzo di cellule staminali come terapia per evitare il ricorso ad interventi di impianto protesico, asserendo che in un futuro si spera e arrivare a una rigenerazione automatica della cartilagine evitando del tutto gli interventi chirurgici.

Un tema emerso nel corso dell’incontro riguarda gli impedimenti legislativi nell’utilizzo delle cellule staminali che, richiedendo il ricorso a strutture complesse e costose, di fatto ne limita l’impiego ai soli casi più critici riducendone quindi una piena diffusione.

 

 

di Luca Imposimato

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