PAOLO RUFFINI in
“IL PRINCIPE PICCINO”
Riflessioni e Chiacchiere disubbidienti:
siamo ancora capaci di meravigliarci?
L’attore e regista Paolo Ruffini, noto al grande pubblico come interprete comico cinematografico e teatrale, oltre che come conduttore Tv, si è cimentato nella traduzione in dialetto livornese dell’opera di Antoine de Saint-Exupéry, restituendo una reinterpretazione del racconto in chiave umoristica che, senza stravolgere i significati profondi contenuti nell’opera, riesce a raccontare con leggerezza e disincanto il potere sei sentimenti.
Il Piccolo Principe è una delle opere letterarie piùt radotte al mondo (257 lingue) e ha venduto oltre 200 milioni di copie. Si tratta di un caso letterario unico perché questa storia ha saputo arrivare, con una semplicità disarmante, all’anima dei lettori di tutto il mondo. Il Principe Piccino parla di relazioni, parla del romanticismo dell’amicizia, ma parla soprattutto della capacità di meravigliarsi di fronte alla bellezza.
Paolo Ruffini torna a narrare questo racconto per condividere con il pubblico il sapore della felicità inaspettata, quella capace di sopraffare anche nei momenti più bui, come un paradosso meraviglioso: saremo capaci di riconoscerla e accoglierla?
Questa riflessione offre spunti e suggestioni per discutere di attualità: oggi ognuno di noi, come il Principe Piccino, rischia di perdere lo stupore della vita, la capacità di trasformare il limite in opportunità.