Arrigo Sacchi e Luigi Garlando “Collettivo e rivoluzione”
Caffè del La Versiliana, 8 agosto 2019
incontro condotto da Andrea Scanzi, ospiti Arrigo
Sacchi, allenatore di calcio e dirigente sportivo, e Luigi Garlando,
giornalista sportivo e scrittore.
Lo spunto dell’incontro è dato dal libro scritto a quattro mani da
Arrigo Sacchi e Luigi Garlando “La coppa degli immortali” edito da
Baldini e Castoldi, ma è stata l’occasione di comprendere, anche
attraverso aneddoti curiosi e divertenti, la filosofia di Arrigo Sacchi.
La centralità del collettivo, anche come mezzo per affermare le capacità
del singolo, è il fulcro centrale di quella che lo stesso Arrigo Sacchi
definisce la sua “filosofia” del gioco del calcio. L’obiettivo non è mai
il conseguimento del risultato, ma la capacità di giocare bene e
divertire il pubblico: solo se si gioca bene arrivano risultati anche
insperati. La realizzazione del sogno, testimoniata dal successo che il
Milan ha avuto con Sacchi culminata con la vittoria della Coppa dei
Campioni del 1989.
Luigi Garlando ha affermato che il calcio di Arrigo Sacchi ha segnato un prima ed un dopo: come Dick Fosbury ha rivoluzionato il salto in alto,
Arrigo Sacchi ha rivoluzionato il calcio imponendo un modello incentrato sul gioco d’attacco e “giocato” per tutta la durata della partita.
Infatti Sacchi è particolarmente critico nei confronti del tipico gioco
all’italiana basata sul catenaccio e pochi spunti in attacco.
Interessante è la distinzione che Sacchi fa tra tattici e strateghi: i
primi costruiscono il gioco sulle debolezze degli altri, mentre gli
strateghi impongono il loro modello di gioco credendoci fino in fondo.
Arrigo Sacchi, in tal senso, è il principe degli strateghi!
Tanti aneddoti hanno reso l’incontro divertente e stimolante, dal
maggiordomo filippino di Colombo al rapporto con Berlusconi, considerato da Sacchi come un grande Presidente di club.
Luca Imposimato