La Piramide Alimentare Toscana

La Piramide Alimentare Toscana

“La PAT: Piramide Alimentare Toscana”,
Caffè de La Versiliana, 13 agosto 2019

conduce Fabrizio Diolaiuti, ospiti MARCO REMASCHI, Assessore Agricoltura, caccia e pesca Regione  Toscana, FRANCESCO CIPRIANI, Epidemiologo ARS Firenze, PIERLUIGI ROSSI,  Medico e Docente Scienza dell’alimentazione UniBo e Cattolica, FABIO  VOLLER, Epidemiologo ARS Firenze.

Nel corso dell’incontro  si è parlato della Piramide  Alimentare Toscana e, in particolar modo, delle abitudini alimentari di ciascuno di noi. La Piramide Alimentare Toscana è stata progettata per dare una indicazione sugli alimenti che devono essere consumati più frequentemente e quelli che devono essere consumati meno frequentemente 
e in minor quantità.

Nella parte basale della piramide alimentare vi si trovano la frutta e la verdura che possono essere mangiate anche in grande quantità. L’importante è rispettare la stagionalità di questi prodotti; altra cosa importante che sta alla base di un sano e corretto stile di vita è l’attività fisica, che deve essere praticata quotidianamente. Nel corso del dibattito è stato detto che la verdura è più importante della frutta perché ha delle proprietà molecolari benefiche per il nostro organismo e delle proprietà genomiche, cioè di cambiamento dei nostri geni.

Nel corso dell’incontro è stato posta anche l’attenzione su come si  compone la Toscana dal punto di vista dell’Agricoltura: l’Assessore alle politiche agricole ha spiegato che la produzione Toscana è per la maggior parte vitivinicola, olivicola, cerealicoltura e zootecnica. Un aspetto importante sottolineato dall’Assessore è che quando si vendono i prodotti della nostra regione, non si vende solo il prodotto ma anche un pezzo del nostro territorio. Un’altra cosa molto importante per la nostra salute è la tracciabilità degli alimenti.

Al secondo gradino della piramide alimentare vi si trovano i cereali e prodotti come la pasta e il pane: ormai sappiamo che questi alimenti sono entrati di default nell’alimentazione di ciascuno di noi, ma l’importante è che siano di origine integrale perché ai giorni nostri il dispendio di energie e l’attività fisica è minima. Un altro fattore per cui è consigliato l’uso di farine integrali è evitare l’innalzamento 
dell’indice glicemico.

Il prof. Rossi ha insistito sull’importanza di mangiare un un piatto di verdura all’inizio del pranzo, per poi passare a mangiare legumi possibilmente di origine integrale. Ed è anche importante assumere pietanze liquide rispetto a quelle solide che solitamente mangiamo.

La Piramide Alimentare Toscana, come asserito da Cipriani, non ha la funzione di demonizzare, ma piuttosto quella di dare una linea guida per un corretto stile di vita. Per quanto riguarda i legumi, questi possono essere consumati almeno due o tre volte alla settimana.

Nel corso del dibattito si è parlato anche della sostenibilità ambientale e del grande sforzo che sta compiendo la regione Toscana per far sì che si arrivi ad ottenere una coltivazione ecosostenibile come quella bio, che oggi costituisce già il 25% del totale.

Il quinto gruppo è quello della carne e del pesce: è un gruppo più restrittivo dove è necessario porre delle limitazioni. Questi cibi possono essere consumati soltanto uno o due volte la settimana, per non parlare dell’ultimo gruppo che è quello da limitare al massimo, dove si trovano bibite gassate, dolci, ecc. .

La Regione punta molto sul cambiamento culturale nell’approccio al cibo, perché è importante per la salute di tutti acquisire abitudini alimentari corrette, dove è necessario inserire tutti questi prodotti nelle giuste quantità e proporzioni.

di Luca Imposimato 

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