“Liste di attesa e dolci attese”

“Liste di attesa e dolci attese”

 “Liste di attesa e dolci attese”

Caffè della Versiliana, 5 agosto 2019 – edizione serale

All’incontro condotto da Fabrizio Diolaiuti sono intervenuti: il dottor Carlo Rinaldo Tomassini Direttore Sanità Regione Toscana, il dottor Paolo Mannella Professore Associato di Ostetricia e Ginecologia Unipi e la dottoressa Silvia Briani Direttore Generale dell’Aziendale ospedaliera dell’Università di Pisa.

Nell’incontro è emerso un quadro lusinghiero della Sanità Italiana e, in particolare, della Sanità Toscana in grado di competere ai massimi livelli mondiali per qualità e inclusione sociale.

Il Direttore Tomassini ha parlato della rivoluzione in corso nella Sanità Toscana per abbattere le liste d’attesa per passare da mesi d’attesa a soli 3 giorni. Nella sperimentazione in corso da quasi cinque anni nella provincia di Pisa e che interessa circa 300.000 cittadini, l’obiettivo è stato raggiunto senza incrementi sostanziali di risorse. 
Come ha descritto nel suo libro “Liste di attesa in sanità. La soluzione dell’Open Access”, Tomassini sostiene che non occorrono miracoli per raggiungere l’obiettivo dei tre giorni massimi di attesa, ma è stato sufficiente distinguere e gestire separatamente l’offerta di servizi sanitari per due classi di utenza: i pazienti per i quali esiste già una diagnosi e hanno bisogno di tempi certi e pianificati per l’espletamento delle cure e dei controlli e i pazienti che, indirizzati dal medico di base, devono ottenre una prima diagnosi nel più breve tempo possibile.

Per quest’ultimi la possibilità di ottenere visite specialisteche e analisi nel più breve tempo possibile è fondamentale, anche per abbattere il livello di ansia che questa situazione comporta.

Dalle liste d’attesa si è passati a parlare alle docli attese: anche in quest’ambito la Toscana ha definito un approccio d’eccellenza per accompagnare le donne nel periodo della gravidanza e nell’effettuazione degli esami a cui si devono sottoporre. E’ stato messo a punto un libretto cartaceo con tutti gli esami a cui si devono sottoporre gestanti e da qualche tempo è stata realizzata un’App per smartphone con la quale è possibile avere sempre la pianificazione dei controlli da fare e, a breve, anche i rsultati delle analisi fatte. In merito alla moda di partorire in casa piuttosto che in ospedale, il Professor Mannella ha detto che in Italia è ancora un fenomeno residuale e che sencondo lui è comunque preferibile partorire in ospedale con la massima sicurezza sia per la madre che per il nascituro.

Nel corso del dibattito la dottoressa Briani ha annunciato che a settembre partirà la realizzazione del nuovo Ospedale Cisanello, complesso ospedaliero di alta sanità nella città di Pisa, che sarà uno dei più grandi ospedali d’Europa e, quindi, di Italia.

 

di Luca Imposimato 

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